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ecco i circuiti COGNITIVI che portano ad interventi del genere

  • Immagine del redattore: Dott. Simone Ferretti
    Dott. Simone Ferretti
  • 1 set
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 2 set

A cura del Dott. Simone Ferretti

Proseguono gli appuntamenti con la formazione targata Next Gen Keepers per gli addetti ai lavori del ruolo del portiere.

Questo week end non sarà passata di certo inosservata la parata di Vicario in Tottenham - Bournemouth.

Il portiere del Tottenham che ricerca la massima copertura possibile opponendosi all'avversario
Il portiere del Tottenham che ricerca la massima copertura possibile opponendosi all'avversario

Come da filosofia di Next Gen Keepers cerchiamo di andare nella profondità dell'organizzazione di questo gesto motorio incredibile per comprendere cosa avviene nel cervello del portiere che porta a prodigi esecutivi di questo tipo.

Analizzeremo quindi le fasi dell'intervento e descriveremo a quali precisi processi cognitivi complessi corrispondono.

FASE 1
FASE 1

In questa fase troviamo il portiere in postura di attesa, che sta fissando il target e sta elaborando in maniera continua le informazioni salienti in attesa di decidere come approcciarsi in funzione delle possibilità di azione che l'ambiente offrirà.

Pertanto in questa fase di preparazione, attenzione visiva e tracciamento oculare del target, in attesa di sviluppi, rappresentano gli elementi cognitivi, legati all'attività ad esempio della corteccia prefrontale dorsolaterale, determinanti per la focalizzazione degli stimoli rilevanti e aggiornamento continuo della posizione della palla e degli avversari in attesa di trovare i riferimenti ambientali ottimali per decidere.

FASE 2
FASE 2

Nella fase 2, avviene un'elaborazione successiva e il colpo di testa verso la porta dell'avversario apre a differenti scenari e possibilità di azione e preparazione dell'intervento.

In questa fase percezione visiva e rilevazione del movimento rappresentano dei parametri determinati per la costruzione della riposta motoria.

In questa fase che precede la reazione, l'area V5 della corteccia visiva, elabora afferenze determinanti, nello specifico posizione, velocità e traiettoria del pallone.

Di fronte a questo evento critico e l'elaborazione di queste informazioni, il portiere è esposto a possibili scenari di intervento differenti: sta per essere selezionato il comportamento motorio.

FASE 3
FASE 3

Nella fase 3 siamo di fronte alla reazione e quello che avviene è affascinante.

A seguito delle elaborazioni precedenti e di fronte allo scenario offerto dall'ambiente, il portiere sceglie il comportamento da adottare ed avvia la reazione motoria.

Questa fase è molto interessante poiché qui al momento dell'inizio dell'azione del portiere, è già stato selezionato il comportamento.

Gangli della base e corteccia premotoria hanno quindi grande importanza per effettuare una reazione nelle tempistiche richieste dal gioco in questa situazione, in termini di selezione ed organizzazione.

Nello specifico la selezione tra le alternative possibili che offre l'ambiente coinvolge processi più o meno consapevoli a seconda dell'automatizzazione del comportamento.

In questo caso, trattandosi di un gesto che è già capitato di vedere in questo portiere, ciò che avviene nella selezione della risposta prevede una probabile attivazione dei gangli della base, aree che traducono la possibilità offerta dall'ambiente in una scelta rapida e fluida nella quale sono stati inibiti i programmi motori meno adatti in funzione della situazione e dei parametri rilevati dalle aree precedenti.

Ci troviamo quindi di fronte, per quanto mi riguarda, ad una selezione comportamentale nata dall'esperienza positiva in circostanze affini, che bypassa processi cognitivi più lenti.

La reazione quindi nasce direttamente dall'interazione tra percezione delle possibilità di azione rilevate dall'organo visivo ed dall'esperienza, ad un livello di profondità maggiore.

Il "filtro di selezione" del comportamento associato alle possibilità di azione rilevate hanno fatto si che sia stato selezionato il comportamento che vediamo nella fase 4.

FASE 4
FASE 4

Arrivati a questo punto, le aree motorie principalmente, coordinando ed dando comando di esecuzione, ci regalano questo bellissimo intervento.

Questo e molto altro nella formazione targata Next Gen Keepers.

Al prossimo appuntamento.

Un saluto,


Dott. Simone Ferretti

Allenatore dei portieri FIGC

Preparatore e Ricercatore individuale portieri professionisti

Relatore e formatore

Autore del libro "Goalkeeper Vision Training"

Fondatore di NextGen Keepers


 
 
 

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